Descrizione
La misura vuole sostenere le aziende agricole che operano in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, erogando un’indennità ad ettaro a parziale compensazione degli svantaggi cui sono sottoposte le aziende stesse. Tali zone rappresentano tuttavia poco più della metà dell’intero territorio regionale ed in esse si concentrano la maggior parte delle attività agricole e zootecniche di maggior valore qualitativo (produzioni tipiche e tradizionali), ambientale (presidio del territorio, prevenzione dal dissesto idrogeologico, biodiversità) e paesaggistico della regione (mantenimento di superfici coltivate – paesaggi antropizzati caratteristici del territorio regionale – rispetto alla rinaturalizzazione delle stesse superfici a seguito di abbandono).
La misura ricomprende tre sotto-misure che si riferiscono a tre tipologie diverse di zonizzazione:
- 13.1 Indennità in zone montane;
- 13.2 Indennità in zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane;
- 13.3 Indennità in altre zone soggette a vincoli specifici.
Soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari del sostegno sono gli agricoltori in attività.
Entità e forma dell’agevolazione
L’indennità massima erogabile ad ettaro è pari a:
- 150 euro per la sottomisura 13.1 Indennità in zone montane;
- 90 euro per la sottomisura 13.2 Indennità in zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane;
- 90 euro per la sottomisura 13.3 Indennità in altre zone soggette a vincoli specifici.
Il premio minimo liquidabile per domanda non può essere inferiore a 250 euro.
Le risorse stanziate per l’annualità 2023 sono pari a:
- € 8.984.974,48 per l’attivazione della sottomisura 13.1;
- € 8.984.974,48 per l’attivazione delle sottomisure 13.2 e 13.3.
Attività finanziabili e Spese ammissibili
Il bando è finalizzato ad erogare per un anno un’indennità a ettaro di Sau (Superficie agricola utilizzata) all’interno delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, al fine di attenuare il rischio di abbandono dell’attività agricola in queste zone.
Le superfici ammesse a premio devono essere effettivamente coltivate nell’annualità di riferimento. Le superfici ammissibili devono ricadere nel territorio regionale.
L’impegno, di durata annuale, consiste nel mantenimento dell’attività agricola sulla superficie ammissibile.