Descrizione
La Regione Piemonte intende finanziare interventi di sostegno per salvaguardare e potenziare il patrimonio tartufigeno regionale delle aree vocate e la divulgazione della cultura tartuficola piemontese, secondo i seguenti obiettivi:
- il miglioramento del patrimonio tartufigeno nelle tartufaie già esistenti di tartufo bianco per evitarne l’abbandono, il degrado e la perdita di produttività e biodiversità;
- l’aumento della superficie tartuficola per compensare la mancanza di prodotto in ambiente naturale, incluso l’impianto di piante tartufigene in aree vocate alla produzione delle specie di tartufo nero pregiato e scorzone;
- la promozione della fruizione e delle conoscenze dell’ambiente tartufigeno mediante attività didattiche e informative.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare del bando soggetti pubblici o privati, anche in forma associata, proprietari o gestori di terreni agricoli e/o forestali.
Con il termine di gestori si intendono le persone fisiche o i soggetti di qualunque forma giuridica che abbiano la completa disponibilità delle superfici inserite in domanda.
Sono considerati gestori:
- gli affittuari;
- altri soggetti che in base ad atti o contratti già esistenti, o stipulati ai fini dell’ammissione ai benefici delle presenti azioni, abbiano la titolarità giuridica ad assumere gli impegni di cui alle presenti azioni.
In caso di progetti che coinvolgono più soggetti nella realizzazione delle attività, deve essere designato un soggetto capofila che sarà riconosciuto quale unico referente per la Regione e beneficiario del finanziamento regionale.
Entità e forma dell’agevolazione
Il sostegno è concesso sotto forma di contributo in conto capitale, fino al 100% delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi, al netto di altri contributi concessi da parte di enti pubblici, di diritto pubblico o di diritto privato.
Il contributo concedibile non potrà superare l’importo massimo di 30.000,00 euro e non potrà essere inferiore al minimo di 2.000 euro.
La dotazione finanziaria del presente bando è di € 260.000,00.
Attività finanziabili e Spese ammissibili
Gli interventi ammissibili sono:
- Miglioramento e ripristino ambientale delle tartufaie naturali di Tuber magnatum Picco. Tra le operazioni possono essere ricompresi:
- interventi selvicolturali (a titolo esemplificativo: diradamenti selettivi, avviamenti all’alto fusto, ecc.);
- potature;
- contenimento del sottobosco (ripulitura dalla vegetazione arbustiva infestante);
- rinnovazione, rinfoltimento e arricchimento in specie simbionti o “comari”;
- rimozione della vegetazione arborea caduta, secca e/o pericolante;
- interventi di regimazione delle acque (a titolo esemplificativo: drenaggi, scoline, fossette, pacciamatura);
- lavorazioni del suolo (erpicatura, fresatura, sarchiatura).
- Realizzazione di nuove tartufaie con l’impianto di piante tartufigene in aree vocate per le due specie di tartufo nero, in terreni al momento non preposti alla produzione di alcuna specie di tartufo. Tra le operazioni possono essere ricomprese operazioni correlate alla messa a dimora delle piante e in particolare:
- preparazione del terreno (livellamento, rippatura o ripuntatura, aratura, erpicatura, fresatura, concimazione di fondo);
- tracciamento filari, apertura buche, pacciamatura, eventuali tutori e picchetti di segnalazione;
- apparati di difesa dalla fauna selvatica comprese le recinzioni;
- impianti di irrigazione temporanei;
- acquisto, trasporto e messa a dimora del materiale di moltiplicazione delle specie arboree e arbustive.
- Allestimento di tartufaie didattiche. Per ciò che riguarda lo specifico allestimento ad uso didattico le operazioni finanziabili sono:
- apertura o ripulitura di sentieri e di aree di stazionamento e sistemazione del fondo;
- allestimenti o altri interventi finalizzati alla fruizione didattica del percorso da parte delle persone portatrici di disabilità;
- realizzazione o ripristino di tratti di sentieri strettamente connessi con l’obiettivo della fruibilità della tartufaia didattica;
- realizzazione in materiale compatibile con l’ambiente o ripristino di attraversamenti e di strutture di protezione (a titolo esemplificativo: guadi, passerelle, staccionate);
- realizzazione, fornitura e posa di arredi e di segnaletica in materiali compatibili con l’ambiente o loro ripristino;
- realizzazione di bacheche.
Sono ammissibili i seguenti costi:
- acquisizione di terreni, se questa è connessa in misura non superiore al 10% dei costi totali ammissibili, solo se sostenuti dopo la presentazione della domanda di sostegno;
- costi sostenuti per la realizzazione degli interventi sopra indicati;
- spese tecniche collegate ai costi del precedente punto, come indagini (incluse le indagini podologiche previste) e onorari di consulenti.
I progetti finanziati dovranno essere realizzati entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo.