L’opportunità in pillole

REGIONE LOMBARDIA – Progetti e interventi di reinserimento lavorativo e/o di formazione professionale per le donne vittime di violenza

Purtroppo non puoi accedere a questo contenuto 😕

Però possiamo rimediare subito 🤓

Se non hai eseguito il login

Accedi cliccando qui

Se non sei registrato/a

Registrati in pochi clic da questa pagina

Se la prova di 30 giorni è scaduta

Richiedi un rinnovo gratuito rispondendo all'e-mail di iscrizione iniziale

i

Settori

Cultura, No profit, Servizi

Territorio

Lombardia (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese)

Destinatari

Associazioni/Onlus/Consorzi (No Profit)

Tipologia di aiuto

Contributi a fondo perduto

Investimenti spesati

Assunzioni e Personale, Consulenze/Servizi, Formazione

Complessità

Intermedia

Descrizione

Il bando intende sostenere tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto le proposte progettuali realizzate da reti composte da almeno tre enti, volte alla promozione e realizzazione di percorsi di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, in carico ad un Centro Antiviolenza o che lo siano state nei 6 mesi precedenti e che si trovino nella fase finale del percorso di fuoriuscita dalla violenza.

Le proposte progettuali potranno sviluppare una o entrambe le seguenti linee di intervento:

  • Linea 1- Progetti di re-inserimento lavorativo;
  • Linea 2 – Percorsi di formazione.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda reti di soggetti composti da almeno tre enti che assumono la qualifica di beneficiari tra le seguenti tipologie:

  • gli Enti del Terzo Settore (ETS);
  • associazioni riconosciute o non riconosciute secondo la disciplina del Codice civile che dovranno essere in possesso di statuto e atto costitutivo registrato presso l’Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate;
  • enti pubblici;
  • operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro ai sensi della disciplina regionale;
  • operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sez. A e B);
  • istituzioni formative accreditate nella Sezione “A” dell’Albo regionale, o gli Istituti professionali di Stato, che realizzano percorsi di IeFP, le istituzioni scolastiche e gli Enti formativi accreditati capofila di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), che hanno attivato percorsi di IFTS;
  • le Fondazioni ITS;
  • Camere di Commercio.

Nella rete è obbligatoria la presenza di almeno un Centro Antiviolenza e di un ente tra:

  • operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro ai sensi della disciplina regionale;
  • operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sez. A e B) ai sensi della disciplina regionale;
  • istituzioni formative accreditate nella Sezione “A” dell’Albo regionale, o gli Istituti professionali di Stato, che realizzano percorsi di IeFP, le istituzioni scolastiche e gli Enti formativi accreditati capofila di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), che hanno attivato percorsi di IFTS;
  • le Fondazioni ITS.

Sono destinatari delle azioni progettuali donne vittime di violenza in carico ad un Centro Antiviolenza o che lo siano state nei 6 mesi precedenti e che si trovino nella fase finale del percorso di fuoriuscita dalla violenza

Entità e forma dell’agevolazione

L’intervento è attuato tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti territoriali.
Il contributo regionale per ogni progetto è stabilito per un massimo pari all’80% del costo complessivo e comunque per un importo non superiore a € 150.000,00.
Almeno il 20% del costo di ogni progetto deve essere oggetto di cofinanziamento da parte del partenariato.

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a € 1.500.000,00.

Attività finanziabili e spese ammissibili

Le proposte progettuali potranno sviluppare una o entrambe le seguenti linee di intervento:

  • Linea 1- Progetti di re inserimento lavorativo: sono ammissibili le seguenti attività:
    • soluzioni di inserimento lavorativo in contesti “dedicati” e/o “protetti”;
    • misure di conciliazione casa-lavoro;
    • attività di mentoring e matching con soggetti portatori di interesse: workshop/percorsi informativi con imprese del settore pubblico e privato con la partecipazione di stakeholder, quali organizzazioni sindacali, datoriali, Camera di Commercio, etc;
    • servizi di accoglienza, informazione e orientamento all’inclusione socio-lavorativa e di ricollocazione nel mondo del lavoro, e più in generale, servizi sperimentali e innovativi di politiche attive del lavoro;
    • percorsi di co-working, attraverso la funzionalizzazione di spazi di aggregazione e socializzazione.
  • Linea 2 – Percorsi di formazione: sono ammissibili le seguenti attività:
    • attivazione di percorsi di formazione professionale con gli enti aderenti al
      partenariato anche in modalità laboratoriale e attraverso il matching con soggetti portatori di interesse aderenti alla rete di supporto;
    • percorsi di alfabetizzazione di base e informatica (rafforzamento delle competenze linguistiche delle donne straniere in particolare in riferimento al contesto di lavoro).

I progetti hanno durata di 24 mesi dall’avvio e le spese potranno essere sostenute a partire dalla data di pubblicazione dell’Avviso fino a chiusura dell’attività progettuale.

Note

I partenariati potranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso Bandi e Servizi, raggiungibile all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.

Il criterio di selezione è a graduatoria con attribuzione di punteggio. 

Codici ATECO ammissibili
P 85 Istruzione (85.59 Servizi di istruzione nca)
Q 87 Servizi di assistenza sociale residenziale (87.90 Altre strutture di assistenza sociale residenziale)