Descrizione
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia concede contributi a fondo perduto per il mantenimento degli esercizi di vendita di vicinato ubicati nei comuni della regione aventi una popolazione non superiore a 5.000 abitanti ovvero nelle frazioni dei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare dei contributi le microimprese che esercitano la vendita al dettaglio di vicinato con superficie di vendita fino a 250 metri quadrati che:
- risultano attive e iscritte nel registro delle imprese alla data di presentazione della domanda di contributo;
- svolgono attività di vendita al dettaglio di generi alimentari freschi e conservati ovvero di generi non alimentari di prima necessità e di uso corrente per le famiglie;
- hanno un’unità locale ubicata in un comune della regione con popolazione non superiore a 5.000 abitanti ovvero in una frazione di comune con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti;
- realizzano un volume d’affari medio annuo a fini IVA non superiore a 500.000 euro, riferito agli ultimi tre anni; nel caso di esercizio di vicinato operante da meno di tre anni alla data della domanda, tale volume di affari è rapportato ai mesi di effettiva attività;
- occupano un massimo di cinque addetti a tempo pieno, calcolati in unità lavorative annue (ULA), compresi i titolari, i collaboratori, i soci lavoratori retribuiti, ed esclusi gli apprendisti e il personale con contratto di apprendistato o di formazione professionale o di inserimento;
- osservano un orario di apertura giornaliero non inferiore a tre ore per sei giorni alla settimana.
Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto.
Il contributo concesso e contestualmente erogato è pari al 50% della spesa ammessa.
Il contributo è elevato al 100% della spesa ammessa nel caso di esercizio di vendita di vicinato e di almeno tre dei seguenti servizi di prossimità:
- consegna a domicilio;
- supporto ai servizi postali;
- vendita di giornali e riviste;
- vendita prevalente di prodotti locali o di provenienza regionale;
- utilizzo di eco-compattatori e di attrezzature e strumentazioni necessarie per la vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi;
- adesione a progetti di recupero delle merci invendute;
- accesso a internet mediante la messa a disposizione di rete wi-fi o di postazione multimediale;
- servizio fotocopie e scansione documenti, nonché assistenza gratuita mediante affiancamento della clientela nello svolgimento di adempimenti burocratici documentati sia in modalità cartacea tradizionale che elettronica digitale.
La spesa ammissibile non può essere inferiore a 2.000 euro né superiore a 5.000 euro.
Attività finanziabili e spese ammissibili
I contributi sono concessi a sollievo dei costi per il funzionamento dell’unità locale sostenuti dal 1 gennaio 2024, 4 ed entro e non oltre la data di presentazione dell’istanza di contributo.
Le spese ammissibili a contributo sono le seguenti:
- costi di funzionamento dell’unità locale, da intendersi quali spese legate alla fornitura dell’acqua, dell’energia elettrica, del riscaldamento dei locali e dell’utenza telefonica;
- canone d’affitto relativo ai locali in cui viene esercitata l’attività;
- stipendio del personale, compresi i collaboratori e i soci lavoratori retribuiti, ed esclusi gli apprendisti e il personale con contratto di apprendistato o di formazione professionale o di inserimento;
- costi connessi all’attività di certificazione della rendicontazione delle spese riferite al presente bando.