L’opportunità in pillole

REGIONE EMILIA ROMAGNA – Contributi ai centri agroalimentari

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Settori

Agricoltura

Territorio

Emilia Romagna (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini)

Destinatari

Associazioni/Onlus/Consorzi (No Profit), PMI e Micro Imprese

Tipologia di aiuto

Contributi a fondo perduto

Investimenti spesati

Assunzioni e Personale, Attrezzature e Macchinari, Consulenze/Servizi

Complessità

Intermedia

Descrizione

La Regione Emilia-Romagna intende incentivare lo sviluppo dell’agroalimentare quale settore produttivo strategico sui mercati internazionali, nonché di sviluppare sul territorio regionale iniziative volte al recupero alimentare e al contrasto alla povertà alimentare. In particolare la misura supporta e sostiene azioni e progetti promossi dalla Rete di impresa costituita, dai Centri agroalimentari,  anche con l’adesione di mercati all’ingrosso, volti a promuovere l’export dei prodotti agroalimentari dell’Emilia-Romagna e l’internazionalizzazione delle imprese emiliano-romagnole del settore.

Soggetti beneficiari

Le domande devono essere presentati dalla Rete di impresa costituita dai Centri agroalimentari.
I beneficiari del contributo potranno essere sia la Rete di impresa sia i singoli Centri agroalimentari dell’Emilia-Romagna e i mercati all’ingrosso aderenti alla medesima rete.

Entità e forma dell’agevolazione

L’agevolazione si configura come contributo a fondo perduto fino ad un massimo di €200.000,00 per ciascuna delle 3 annualità in cui si deve articolare il progetto (2024, 2025, 2026).

Il contributo è erogato secondo i seguenti limiti:

  • fino al 60% per le azioni di promozione e sviluppo sui mercati internazionali;
  • fino all’80% per le azioni per lo sviluppo sul territorio regionale di iniziative.

Attività finanziabili e spese ammissibili

Ogni progetto operativo deve essere articolato in due linee di azione:

  • Azioni di promozione e sviluppo sui mercati internazionali;
  • Azioni per lo sviluppo sul territorio regionale di iniziative dirette a contribuire al recupero alimentare a fini di solidarietà sociale (logistica solidale).

Ogni progetto, inoltre, deve destinare alla linea di azione n. 2 almeno il 30% del costo complessivo.

Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:

Spese ammesse per le azioni di promozione e sviluppo sui mercati internazionali:

  • spese per servizi e consulenze esterne di valutazione e assistenza alle imprese per l’organizzazione di incontri d’affari, ricerca partner (anche da remoto, con strumenti digitali) e per missioni all’estero;
  • spese per beni, servizi per la realizzazione di visite aziendali, seminari, workshop, convegni, incoming di operatori esteri (inclusi i costi di viaggio, vitto e alloggio degli operatori esteri), altri eventi promozionali;
  • spese per la partecipazione ad eventi fieristici (anche fiere virtuali, in format digitalizzati), esclusivamente in forma collettiva (quali: affitto dello spazio espositivo collettivo, allestimento dello stand collettivo, trasporti, interpreti e hostess);
  • studi volti a valutare la fattibilità di investimenti commerciali, produttivi, di servizio, ad esclusione degli studi generali congiunturali e di presentazione paese. È ammessa anche la consulenza per la predisposizione di un piano strategico pluriennale o di un piano export;
  • ideazione, produzione, traduzione e stampa di materiali informativi o siti web, realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera;
  • viaggi, vitto e alloggio all’estero del personale incaricato dal promotore e viaggi vitto e alloggio di massimo due rappresentanti per ciascuna delle imprese aderenti per la partecipazione alle iniziative del progetto nel paese target (per i voli si ammetteranno solo le tariffe economy o fino al valore equivalente alla tariffa economy);
  • costi generali per la realizzazione e gestione del progetto: nel limite del 5%.

Spese ammesse per le azioni per lo sviluppo sul territorio regionale di iniziative volte al recupero alimentare e al contrasto alla povertà alimentare:

  • Spese per attività di progettazione, consulenza, marketing e promozione afferenti il progetto;
  • Spese per il noleggio attrezzature e per l’acquisizione di prestazioni di servizio, esclusivamente destinate al progetto e per la durata dello stesso;
  • Spese per affitto di spazi o immobili da utilizzarsi quali punti aggiuntivi di piattaforma logistica esclusivamente dedicati al progetto e per la durata dello stesso;
  • Spese di gestione piattaforma informatica dedicata all’attività di logistica solidale (quali canone annuale, servizi di implementazione e gestione del sito);
  • Spese del personale dipendente delle imprese della rete e del promotore impiegato direttamente nello svolgimento delle attività relative a questa linea di azione nella misura del 10%;
  • Costi generali per la realizzazione e gestione del progetto nella misura forfettaria del 10%.

 

Le attività dovranno avviarsi a partire dal 1° gennaio e concludersi entro il 31 dicembre di ciascuna annualità; le spese relative a queste attività sono ammesse, per ciascun progetto operativo se sostenute a decorrere dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre di ciascuna annualità2: 2024, 2025 e 2026.

Note

La domanda deve essere inviata al seguente indirizzo PEC: [email protected]

Il criterio di selezione è valutativo.

Per le successive annualità (2025 e 2026), il promotore dovrà presentare entro il 27 febbraio di ciascuna annualità il relativo progetto operativo.

Codici ATECO ammissibili
A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi (01.11 Coltivazione di cereali (escluso il riso), legumi da granella e semi oleosi, 01.12 Coltivazione di riso, 01.13 Coltivazione di ortaggi e meloni, radici e tuberi, 01.14 Coltivazione di canna da zucchero, 01.15 Coltivazione di tabacco, 01.16 Coltivazione di piante tessili, 01.19 Floricoltura e coltivazione di altre colture non permanenti, 01.21 Coltivazione di uva, 01.22 Coltivazione di frutta di origine tropicale e subtropicale, 01.23 Coltivazione di agrumi, 01.24 Coltivazione di pomacee e frutta a nocciolo, 01.25 Coltivazione di altri alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio, 01.26 Coltivazione di frutti oleosi, 01.27 Coltivazione di piante per la produzione di bevande, 01.28 Coltivazione di spezie, piante aromatiche e farmaceutiche, 01.29 Coltivazione di altre colture permanenti (inclusi alberi di Natale), 01.30 Riproduzione delle piante, 01.41 Allevamento di bovini da latte, 01.42 Allevamento di altri bovini e di bufalini, 01.43 Allevamento di cavalli e altri equini, 01.44 Allevamento di cammelli e camelidi, 01.45 Allevamento di ovini e caprini, 01.46 Allevamento di suini, 01.47 Allevamento di pollame, 01.49 Allevamento di altri animali, 01.50 Coltivazioni agricole associate all'allevamento di animali: attività mista, 01.61 Attività di supporto alla produzione vegetale, 01.62 Attività di supporto alla produzione animale, 01.63 Attività successive alla raccolta, 01.64 Lavorazione delle sementi per la semina, 01.70 Caccia, cattura di animali e servizi connessi)