Descrizione
La Regione Emilia-Romagna intende sostenere iniziative e progetti finalizzati a promuovere e sostenere la salvaguardia e la valorizzazione dei dialetti, quali parte integrante del patrimonio storico, civile e culturale regionale.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda:
- Comuni, Unioni di Comuni e altre forme aggregative tra Comuni su specifici progetti; Province, Città Metropolitana;
- Associazioni culturali e organizzazioni, con sede nella regione Emilia-Romagna, iscritte al Registro Unico Nazionale Terzo Settore (RUNTS);
- Altri soggetti di carattere privato senza scopo di lucro che perseguono scopi di natura culturale nel territorio contemplati nello statuto o atto istitutivo.
Entità e forma dell’agevolazione
I contributi sono concessi in misura non superiore all’80% dell’importo delle spese ritenute ammissibili, per un massimo di € 8.000,00.
Il progetto presentato deve prevedere un costo complessivo compreso tra i 2.000,00 e i 10.000,00 euro.
Le risorse regionali necessarie al finanziamento dei contributi in oggetto sono pari a 100.000,00 euro.
Attività finanziabili e Spese ammissibili
Sono ammissibili i progetti che perseguono le seguenti azioni:
- promuovere studi e ricerche sui dialetti locali, anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti del settore;
- sostenere la realizzazione di progetti e sussidi didattici nelle scuole per la diffusione della cultura legata ai dialetti dell’Emilia-Romagna fra le nuove generazioni, privilegiando, in particolare, gli incontri fra giovani e anziani nell’ottica dello scambio intergenerazionale;
- promuovere e sostenere le manifestazioni, gli spettacoli e le altre produzioni artistiche, le iniziative editoriali, discografiche, televisive e multimediali mirate a valorizzare i dialetti dell’Emilia-Romagna e le realtà culturali ad essi legate.
Più specificatamente, gli interventi consistono nell’organizzazione di eventi quali seminari, convegni e corsi di aggiornamento, nella costituzione di un fondo bibliografico specialistico e di un archivio documentale, anche sonoro, e infine nella promozione della messa in rete degli archivi e dei fondi pubblici e privati esistenti e nella creazione di specifiche sezioni nelle biblioteche.
Vengono individuate quattro aree di intervento, cui dovranno essere ricondotti i progetti:
- Strutture del dialetto: fonetica, morfologia, sintassi, lessico; varietà e registri linguistici.
- Letteratura: poesia, narrativa;
- Espressioni della tradizione: teatro, musica, danze, canti;
- Territorio e comunità: cultura materiale, toponomastica.
progetti devono essere avviati e realizzati tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2024.
Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
- spese di carattere generale e organizzativo nella misura massima del 20%;
- spese per ospitalità ospitalità a relatori, ricercatori, esecutori;
- spese per compensi e rimborsi professionali;
- spese per forniture di servizi e di beni, ad esclusione di quelli strumentali durevoli e qualsiasi spesa considerata di investimento che vada ad incrementare il patrimonio del beneficiario;
- spese per attività di comunicazione e promozione;
- spese per noleggio attrezzature.
Le spese dovranno essere sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 15 febbraio 2025.