Descrizione
Il presente decreto reca disposizioni per il finanziamento degli interventi di economia circolare effettuati dalle imprese agricole e volti a incentivare la diffusione di pratiche ecologiche in fase di produzione del biogas, a promuovere la sostituzione di trattori agricoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con trattori più efficienti, dotati di strumenti per l’agricoltura di precisione e alimentati esclusivamente a biometano, nonché a promuovere investimenti finalizzati a migliorare l’efficienza energetica di impianti per la produzione di biogas per i quali le aziende agricole
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare dell’incentivo gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole.
Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto nella misura massima del 65% delle spese ammissibili nel limite di 600.000 euro per impresa e per progetto.
Costi specifici massimi ammissibili su cui calcolare il contributo del 65% per le misure a favore dell’economia circolare:

La dotazione finanziaria è pari a € 193.000.000,00.
Attività finanziabili e Spese ammissibili
Il DM Pratiche Ecologiche prevede distinte categorie di intervento ammissibili agli incentivi. In particolare:
- interventi tipo A: interventi volti alla diffusione di pratiche agro-ecologiche nella fase di produzione del biogas;
- interventi tipo B: interventi di sostituzione di trattori obsoleti e a bassa efficienza con trattori più efficienti, dotati di strumenti per l’agricoltura di precisione e alimentati esclusivamente a biometano che sia conforme al principio di “non arrecare un danno significativo”, e il cui utilizzo sia certificato da garanzie di origine;
- interventi tipo C: interventi finalizzati a migliorare l’efficienza (utilizzo del calore in azienda e riduzione delle emissioni) degli impianti esistenti per la produzione di biogas per i quali le aziende agricole proprietarie non beneficino degli incentivi di cui al decreto del Ministro della transizione ecologica 15 settembre 2022 e successivi provvedimenti attuativi per la riconversione alla produzione di biometano.
Le spese ammissibili riguardano:
- interventi tipo A:
- creazione di poli consortili;
- diffusione di pratiche ecologiche;
- interventi tipo B:
- l’acquisto di trattori, dotati di strumenti per l’agricoltura di precisione, alimentati esclusivamente a biometano, in sostituzione di trattori agricoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza, nonché gli eventuali costi sostenuti per la necessaria rottamazione;
- interventi tipo C:
- l’acquisto e l’installazione di sistemi di recupero e utilizzo del calore prodotto dall’impianto biogas, l’acquisto e l’installazione di sistemi di abbattimento delle emissioni derivanti dall’impianto stesso;
- interventi volti ad aumentare l’efficienza complessiva dell’impianto di produzione di biogas quali ad esempio interventi di sostituzione di motori primi elettrici con nuovi motori a classe di efficienza maggiore e/o dotati di inverter, la sostituzione dei motori endotermici (motore a combustione interna) accoppiati ad alternatore con nuovi motori a celle combustibili (Fuel Cells).
Per gli interventi A e C sono inoltre ammissibili le spese di progettazione, direzione lavori, collaudo, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze, connessi alla realizzazione dei sopraindicati investimenti, nella misura massima complessiva del 12% della spesa totale ammissibile.
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) non è ammissibile alle agevolazioni, salvo nel caso in cui non sia recuperabile.
Le spese sono ammissibili dalla data di presentazione della domanda (25/04/2025) e il 30 giugno 2026.
Per gli interventi di tipo A e di tipo C, le attività e le opere a essi relativi devono essere ultimati entro il 30 giugno 2026. Per gli interventi di tipo B, la sostituzione del trattore e l’acquisto del nuovo trattore devono avvenire entrambi entro il 30 giugno 2026