Descrizione
Tale misura, promossa dal Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, intende erogare contributi a favore del settore dell’apicoltura per il periodo 1° luglio 2025 – 30 giugno 2026.
Soggetti beneficiari
- gli Organismi specializzati nella ricerca in apicoltura, che dimostrino di possedere una comprovata esperienza continuativa di durata almeno quinquennale nel settore apistico;
- le forme associate, che dimostrino di possedere idonea rappresentatività;
- un’aggregazione di Enti di ricerca e/o associazioni di settore (ATI).
Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto.
Le percentuali del contributo pubblico sono quelle previste nell’Allegato II del Decreto ministeriale del 30 novembre 2022, n. 614768.
Le risorse complessivamente stanziate ammontano ad € 2.500.000,00.
Attività finanziabili e Spese ammissibili
Tale avviso mira al perseguimento dei seguenti obiettivi:
- miglioramento della qualità dei mieli e valorizzazione dei prodotti dell’apicoltura sul mercato;
- difesa dell’apicoltura e dell’ape dalle patologie e dagli inquinanti;
- monitoraggio della produzione e del mercato con elaborazione e divulgazione delle informazioni e dei fattori produttivi ed economici utili a sostenere le aziende e alla elaborazione dei piani strategici e gestionali;
- attività di ricerca strettamente finalizzate al miglioramento dell’apicoltura e al superamento delle criticità esistenti, condivise con le organizzazioni apistiche.
Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
- Corsi di aggiornamento e di formazione rivolti a apicoltori, imprese, enti e associazioni e loro dipendenti pubblici e privati; seminari e convegni tematici inclusi i materiali promozionali e didattici;
- Assistenza tecnica e consulenza alle aziende, interventi e dimostrazioni pratiche per l’applicazione dei mezzi di lotta ai patogeni e introduzione di pratiche di gestione di adattamento a condizioni climatiche in evoluzione, comprese azioni a favore della conservazione della popolazione apistica nazionale;
- Lotta a parassiti e malattie;
- Prevenzione avversità climatiche;
- Ripopolamento patrimonio apistico-acquisto di sciami, nuclei, pacchi di api e api regine con certificazione attestante l’appartenenza alla razza italiana;
- Razionalizzazione della transumanza-acquisto di arnie, di attrezzature e materiali vari per l’esercizio del nomadismo;
- Acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware/software), anche per il miglioramento delle condizioni di lavoro;
- Collaborazione con gli organismi specializzati nella realizzazione di programmi di ricerca nei settori dell’apicoltura e dei prodotti dell’apicoltura: le azioni di ricerca potranno riguardare:
- il miglioramento quali-quantitativo della produzione, al miglioramento della salubrità dell’alveare;
- la lotta alle malattie e agli aggressori;
- l’incremento della capacità di resistenza delle api alle problematiche dovute ai cambiamenti climatici per limitare le perdite subite dagli apicoltori.
- la creazione ed il rafforzamento di reti di monitoraggio per la raccolta sistematica di informazioni, ad esempio sullo stato di salute dell’alveare, la rilevazione di inquinanti e di
sostanze potenzialmente tossiche per le api;
- Attività di informazione e promozione finalizzate ad aumentare la sensibilità dei consumatori verso la qualità;
- Monitoraggio del mercato dei prodotti dell’alveare a livello nazionale, compreso lo studio di variabili economiche fondamentali quali costi di produzione, fattori di competitività, canali di vendita e produttività degli alveari, funzionali anche alla programmazione e all’attivazione di idonei strumenti di copertura del rischio derivanti da perdite di produzione.